Una inchiesta promossa da SIdP diventa un articolo scientifico pubblicato su Oral Diseases
Martina Stefanini *
La Società Italiana di Parodontologia e Implantologia (SIdP) si è recentemente impegnata in un ampio sondaggio per valutare la perdita dei denti e il reale successo degli impianti dentali nella popolazione.
Avvalendosi dei dati dell’indagine, che è stata eseguita da Key-Stone, è stato realizzato il lavoro scientifico Tooth Loss and Dental Implant Outcomes – Where is dentistry going? A Survey by SIdP, the Italian Society of Periodontology and Implantology che è stato pubblicato su Oral Diseases a maggio 2018.
Un campione casuale di 2157 soggetti (età media 53 anni, compresa fra 35 e 74 anni), è stato contattato e sottoposto a intervista (50% per telefono e 50% via web). Gli individui sono stati selezionati in base a genere, età, livelli socio-economici e area geografica di provenienza al fine di ottenere un campione il più rappresentativo possibile della popolazione generale.
Il questionario prevedeva una serie di domande riguardanti l’esperienza degli intervistati relativamente alla malattia parodontale, l’estrazione di elementi dentari e la terapia implantare.
Il 66% degli intervistati ha dichiarato di avere subito l’estrazione di almeno un elemento dentario (esclusi i denti del giudizio). I pazienti con storia di parodontite auto-riferita hanno riportato la maggiore perdita media di denti (10,1 ± 0,3 per singolo paziente).
È interessante notare che molto spesso (nel 50% dei casi) gli intervistati non hanno riferito nessun tentativo di trattamento paradontale prima dell’estrazione del dente. Il sondaggio ha mostrato anche che il 59% dei soggetti a cui sono stati estratti degli elementi dentari è stato sottoposto a riabilitazione protesica (43% con protesi fissa e 16% con protesi rimovibile) e molto spesso sono stati utilizzati impianti dentali (46% dei pazienti con protesi, 60% se si considera solo la protesi fissa).
Il numero totale di impianti posizionati nel periodo 2015-2017 è risultato significativamente più alto rispetto al periodo 2010-2014. Questo dato mostra una tendenza crescente dell’utilizzo degli impianti dentali. Inoltre, l’11% dei pazienti trattati con impianti ha riportato nel lungo termine complicanze principalmente biologiche (82%) e biomeccaniche (11%); quest’ultima percentuale aumenta al 19% per i soggetti che hanno dichiarato di non eseguire periodicamente visite di controllo. I pazienti con storia di parodontite hanno mostrato una maggior numero di fallimenti implantari.
I dati del sondaggio descrivono uno scenario clinico complesso e mostrano una preoccupante mortalità dei denti nella popolazione generale a causa della parodontite. Un ulteriore dato allarmante che emerge dal sondaggio è relativo al posizionamento degli impianti in assenza di adeguate cure per il trattamento della malattia parodontale. Appare evidente, da quanto emerso da quest’indagine, la necessità di promuovere la salute parodontale nell’ambito delle politiche di sanità pubblica.
La SIdP, alla luce di queste informazioni, rimarca da un lato la necessità di educare la popolazione alla prevenzione e alla cura delle malattie gengivali e dall’altro il bisogno di sensibilizzare i professionisti dell’opportunità di un corretto trattamento per ridurre la mortalità dei denti e limitare il ricorso a impianti in presenza di malattia parodontale non trattata.
La SIdP richiama il mondo odontoiatrico all’azione: si può e si deve fare di più per il trattamento della parodontite. Le conoscenze devono tradursi in cure efficaci ed efficienti per la salvaguardia dei denti e il contenimento dell’invasività delle cure.
(*) Membro della Commissione scientifica della Società Italiana di Parodontologia e Implantologia (SiDP)